E se questo fosse il tuo unico istante di vita?
12/05/2023 News

E se questo fosse il tuo unico istante di vita?

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Lo scrittore, ragazzi, è una persona che ha fatto pace col mondo, con la vita, con gli esseri umani! È un punto di riferimento per i suoi lettori, deve essere una voce autorevole, deve avere qualcosa da insegnare, qualcosa da dire, deve essere visto con l’ammirazione di chi si è evoluto.

Quindi, per sviluppare il pensiero di oggi io prendo spunto dal maestro illuminato indiano Krishnamurti e intanto vi do il buongiorno!

Siete con me, con Elena Leoni! E quindi di che cosa parliamo oggi?

Parliamo dello stare nel presente, nel “qui e ora”, nell’hic et nunc. L’abbiamo sentita molte volte questa cosa però forse non ci è proprio chiaro che cosa significhi stare nel “qui e ora” e quindi vi lancio una piccola provocazione e vi dico questo: dunque, ora sono le dodici tre minuti e quattro secondi. Provate a immaginare di avere soltanto questo secondo a disposizione: voi vivete in questo momento, non c’è più il passato, il passato è finito, e non esiste neanche il futuro perché effettivamente noi non possiamo sapere e nessuno può dirci se alle dodici e tre minuti e cinque secondi o sei secondi o sette secondi noi saremo ancora vivi, ok?

Quindi se noi avessimo solo questo istante di vita e ci fossero qui di fronte a noi i nostri cari, le persone che amiamo, nostro marito, nostra moglie, i nostri figli… come ci comporteremmo noi con loro? Facciamoci questa domanda!

Avremmo forse ancora il risentimento con nostra moglie o con nostro marito che abbiamo da una settimana perché magari una settimana fa lui o lei sono usciti con gli amici senza avvisarci? Saremmo ancora arrabbiati con nostro figlio che l’altro ieri è rientrato alle tre di notte e ci ha fatto stare in pensiero? Se questo fosse l’ultimo istante, o l’unico istante della nostra vita e non ci fossero certezze, se il passato non esistesse più, non ci fosse nessuna certezza sul nostro futuro, cosa faremmo?

Io penso che noi vorremmo abbracciarli i nostri cari, vorremmo passare del tempo con loro, magari andarci a mangiare una piazza tutti insieme, parlare, ascoltarli, comunicare, trascorrere del tempo sano con loro.

Ecco, ragazzi, che cosa vuol dire stare nel momento presente, rendersi conto della bellezza, della meraviglia, dell’importanza del mondo, della vita, degli affetti, delle cose belle che questo passaggio sulla Terra ci offre, senza nutrire rancori, rabbie, risentimenti che non servono a niente in un discorso alto, perché lo scrittore è un essere umano evoluto e deve fare discorsi alti, deve avere pensieri alti, deve poter superare i risentimenti, i rancori, le piccolezze, le bassezze della vita perché altrimenti non avrà nulla da insegnare al suo lettore!

Quindi, ragazzi, mi raccomando, provate a fare questo esercizio: quando state con le vostre persone care, e magari avete ancora un risentimento o una rabbia per qualcosa del passato o del recente passato, cancellate tutto con un colpo di spugna, chiedetevi: ma se questo fosse l’ultimo momento, io come mi comporterei? E vedrete che in questo modo spariranno tutte le emozioni basse e voi vi riempirete di luce come uno scrittore deve essere.

Scrivetemi cosa ne pensate a scritturaespressiva@elenaleoni.com

Forza, ragazzi, svegliamoci!